Alcune caratteristiche di questi disturbi sono molto comuni, pur non essendo patologici. Ciò che li rende tali è il loro decorso clinico, l’esito e la necessità di trattamento (DSM-5, 2014). Sono caratterizzati da alterati comportamenti inerenti l’alimentazione che compromettono la salute fisica o il funzionamento psicosociale. Si tratta di sindromi complesse legate a deficit nell’autoregolazione delle quantità alimentari, delle emozioni e dei pensieri (Dalle Grave et al., 2007), derivante da difficoltà nel riconoscere i segnali di fame e sazietà, così come la difficoltà a distinguere tali segnali dai correlati fisici delle emozioni (Didonna F., 2016). Il Manuale Diagnostico Statistico dei disturbi mentali riporta le seguenti categorie:
- Pica (ingestione di sostanze senza contenuto alimentare)
- Disturbo da ruminazione
- Disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo (più comunemente nell’infanzia)
- Anoressia nervosa
- Bulimia nervosa
- Disturbo da binge-eating
- Disturbo della nutrizione o dell’alimentazione con altra specificazione (es. sindrome da alimentazione notturna)