Disturbi di personalità

Il DSM-5 (2014),definisce il disturbo di personalità come un pattern costante di esperienze interiori e di comportamento che deviano significativamente rispetto alle aspettative della cultura dell’individuo. L’esperienza è pervasiva e inflessibile, inizia nell’adolescenza o nella prima età adulta e determina disagio costante. Il pattern abituale di esperienza interiore e di comportamento può riguardare: la cognitività, cioè i modi di percepire e interpretare se stessi, gli altri e gli eventi; l’affettività ovvero la varietà, la labilità e l’adeguatezza della risposta emotiva; il funzionamento interpersonale; iI controllo degli impulsi. I disturbi di personalità non vanno confusi con i tratti di personalità. I disturbi sono inflessibili, persistenti e provocano una significativa compromissione funzionale e disagio soggettivo. Si raggruppano nelle seguenti categorie: - Disturbo paranoide
  • Disturbo schizoide
  • Disturbo schizotipico
  • Disturbo antisociale
  • Disturbo borderline
  • Disturbo istrionico
  • Disturbo narcisistico
  • Disturbo evitante
  • Disturbo dipendente
  • Disturbo ossessivo compulsivo
L’intervento terapeutico individuale prevede inizialmente un processo di valutazione psicodiagnostica, ma soprattutto la costruzione di una buona relazione terapeutica. Si procede poi attraverso un percorso strutturato su misura, focalizzato sull’aumento delle abilità di riflessione sul proprio funzionamento mentale, al fine di padroneggiare meglio degli stati mentali propri e altrui nelle relazioni interpersonali (Terapia Metacognitiva Interpersonale - Carcione A. Nicolò G. semerari A. 2016). La terapia Metacognitiva può essere integrata anche con altri approcci quali la terapia cognitivo comportamentale, la terapia cognitiva mindfulness oriented, interventi psicoeducativi.
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