Disturbi depressivi

La depressione può manifestarsi in varie forme, può essere di grado lieve o grave di breve durata o persistente, dovuta a circostanze ambientali o a particolari eventi di vita. Un disturbo depressivo non va confuso una normale reazione di tristezza, anche profonda, dovuta a situazioni di perdita di persone, cose o ad aspetti dell’immagine di sé. Nonostante ciò, per alcuni individui talvolta è difficile riconoscere di essere affetti da depressione, soprattutto quando di grado lieve, perché percepita solo come mancanza di energie o di interesse, irrequietezza, inquietudine, distacco o presenza di persistenti pensieri autocritici o di colpa. La piu ‘ nota classificazione internazionale (DSM-5, 2014), riporta le seguenti diagnosi: - Il disturbo da disregolazione dell’umore dirompente (cronica irritabilità, rabbia, in più contesti tra 6 e i 18 anni)
  • Il disturbo depressivo maggiore
  • Il disturbo depressivo persistente (distimia)
  • Il disturbo disforico premestruale
  • Il disturbo depressivo indotto da sostanze/farmaci
  • Il disturbo depressivo dovuto ad altra condizione medica
L’alta percentuale di diagnosi di disturbi depressivi nella popolazione e le potenziali frequenti ricadute, spingono il terapeuta ad una attenta psicodiagnosi. La cronicità dei sintomi depressivi porta di fatto frequentemente a valutare la presenza di un Disturbo di Personalità. Il percorso terapeutico proposto si avvale delle tecniche comportamentali e cognitive. Dal 2002, la Mindfulness-based cognitive therapy (Segal Z., Williams M., Teasdale J.), arricchisce l’approccio tradizionale di cura, in particolare per la prevenzione delle ricadute.
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